Saving Energy in Social Housing with ICT – ESESH

Il progetto eSESH si occupa della progettazione, dello sviluppo e della implementazione di nuove soluzioni del tipo ICT (Intelligent Communication Technology) per consentire la riduzione dei consumi energetici nel settore del Social Housing. Obiettivo del progetto è aumentare la consapevolezza degli utenti riguardo ai propri consumi energetici in modo da intraprendere azioni correttive nel caso in cui suddetti consumi siano troppo elevati. Sono state coinvolte 33 organizzazioni appartenenti a vari settori, tra cui social housing, multi-utily provider. Il progetto ha avuto una durata di 3 anni, dal 2010 al 2013.

Il progetto ha previsto la messa a punto di un sistema denominato Energy Awareness Service (EAS), uno strumento che fornisce un feedback diretto sui consumi di energia, consentendo agli abitanti di adeguare il loro comportamento di conseguenza. Gli abitanti hanno accesso a EAS attraverso una piattaforma web-based che permette loro di ottenere rapidamente e facilmente informazioni sui propri consumi a intervalli di tempo mensili, giornalieri o anche più brevi. Questo strumento è stato sviluppato nel primo anno del progetto e successivamente è stato testato presso i caseggiati delle cooperative che hanno partecipato.

ECO COURTS

ECO Courts – cortili ecologici – è un progetto nato per ridurre i consumi di energia e acqua e la produzione di rifiuti nelle abitazioni e in forma collaborativa, attraverso la creazione di un kit di strumenti informativi e interattivi per la gestione eco-efficiente delle abitazioni e degli edifici e la sua sperimentazione, coinvolgendo comunità di cittadini.

Il progetto – sviluppato da ottobre 2011 a novembre 2014 – si inserisce nel contesto dello sviluppo della sharing economy o economia collaborativa. Un nuovo modello economico per promuovere forme di consumo più consapevoli, nuovi stili di vita volti al risparmio e alla socializzazione. Un fenomeno che propone il riuso e la condivisione di beni, competenze, spazi, tempo nell’ottica del pieno utilizzo delle risorse e della riduzione degli sprechi.

Il progetto è stato realizzato da una partnership pubblico-privato tra pubblica amministrazione e mondo della cooperazione, in grado di raggiungere e aggregare un numero significativo di cittadini sul territorio, di governare e accelerare la diffusione di impatti positivi per la comunità. Qui la brochure che illustra il progetto.

Le fasi del progetto:

Dopo una iniziale raccolta di buone pratiche nazionali e internazionali e un’indagine sui cittadini per verificare l’interesse alle tematiche, si è proceduto alla realizzazione del tutorial per la gestione eco-efficiente delle abitazioni e degli edifici. Il tutorial (http://www.life-ecocourts.it/tutorial/) contiene una serie di strumenti utili a valutare i consumi dei cittadini e a scegliere quali soluzioni di risparmio adottare in funzione delle proprie esigenze, tramite la compilazione di un vero e proprio piano d’azione operativo. Il tutorial consente di misurare i risultati conseguiti dagli utenti rispetto a risparmio energetico, idrico e riduzione dei rifiuti in funzione degli eco-consigli selezionati. Il tutorial è stato testato da 4 caseggiati cooperativi  e successivamente attraverso la web community iscritta al portale di progetto.

L’idea alla base del progetto è quella di sostenere la creazione di comunità di cittadini che, attraverso la condivisione di bisogni e opportunità, realizzassero delle attività per ridurre il consumo di risorse. I caseggiati cooperativi hanno giocato un ruolo molto importante, sia come pionieri che come effettivi risparmiatori.

Comunità dei condomini pilota

4        condomini pilota (Milano, Cinisello Balsamo, Roma, Rogoredo)

320    famiglie coinvolte

28      iniziative realizzate tra incontri di coinvolgimento degli abitanti, assemblee, incontri con esperti su energia, acqua e rifiuti, laboratori didattici

12      azioni collaborative realizzate (raccolta oli da cucina, pile, farmaci, toner e lampadine, bike sharing, casa dell’acqua, condivisione piccoli elettrodomestici, illuminazione a LED spazi comuni, locale condominiale per il “fai da te”, palestra comune)

La web community

5.400     persone coinvolte

4.750     piani d’azione di famiglia per il risparmio di risorse compilati

15           condomini/comunità iscritti

715         adesioni ai social network

Risultati conseguiti dal progetto

Grazie al progetto ECO Courts sono stati risparmiati:

4.450.016        kWh di energia elettrica

337.453            mc di acqua

41.895              mc di gas

721.557            kg di rifiuti                                          evitando di emettere 2.579 tonnellate di CO2.

In termini di risparmi percentuali i condomini che hanno dimostrato le migliori per­formance hanno permesso di ridurre i propri consumi:

-23,5%   risparmio di acqua

-30,6%   risparmio energia termica/riscaldamento

-35,8%   risparmio energia elettrica

I risultati sono disponibili nel report finale.

 

POWER HOUSE EUROPE nearly zero challenge (PHE nZC)

Gli Edifici a Energia Quasi Zero rappresentano un’evoluzione essenziale e necessaria del settore delle costruzioni. Ridurre l’impatto ambientale e il consumo di una casa sono obiettivi centrali della strategia energetica europea e richiedono un cambiamento radicale delle modalità costruttive, delle tecnologie, dei prodotti. PHE NZC ha offerto un supporto nell’identificare le criticità del processo e ad affrontare gli obblighi e le scadenze previste dalla Direttiva Europea in vista del 2018 (edifici pubblici) e del 2020.

Il progetto Power House Nearly Zero Challenge ha cercato di dare risposte concerete su aspetti finanziari, normativi, di comunicazione, tecnologici, di rapporto costi- benefici relativi agli edifici a energia quasi zero: la metodologia ha previsto un’analisi a livello internazionale di casi studio e un monitoraggio che hanno consentito di offrire delle risposte puntuali fornendo dati di costi, tempi e risparmi conseguiti.

Il progetto ha avuto una durata di 3 anni (aprile 2012—aprile 2015) e si è sviluppato secondo le seguenti fasi:

  • individuazione degli argomenti chiave che interessano il settore cooperativo per quanto riguarda la riqualificazione/costruzione degli edifici a bassissimo consumo.
  • gli argomenti chiave sono stati approfonditi nel corso del progetto attivando una duplice strategia di ricerca: da un lato è stata seguita l’evoluzione di 7 casi studio reali di edifici a bassissimo consumo, di cui 2 relativi ad edifici riqualificati e 5 relativi ad edifici di recente costruzione. A questo è stata affiancata un’attività di raccolta di esperienze concrete tramite interviste approfondite con esperti del settore energetico/ambientale e del mondo cooperativo.

I risultati principali possono essere così sintetizzati:

  • importanza del processo decisionale. Nella proprietà indivisa, il processo decisionale è più semplice, la cooperativa promuove il rinnovamento energetico degli edifici secondo il proprio piano di manutenzione annuale. Di fondamentale importanza è invece il lavoro di coinvolgimento dei soci/abitanti al fine di renderli ben disposti nei confronti di un rinnovamento radicale dell’edificio, ad inevitabili disagi dovuti alla presenza del cantiere e infine a prepararli e supportarli all’uso corretto dell’appartamento rinnovato. Nel caso di proprietà frazionata, è fondamentale coinvolgere i vari proprietari: una possibile strategia consiste nel presentare la riqualificazione energetica come fase complementare alla manutenzione ordinaria dell’edificio.
  • importanza del monitoraggio del consumo di energia dopo i lavori, sia per dare un feedback ai proprietari sia per controllare il ritorno economico dell’investimento;
  • riqualificare edifici che già necessitano di manutenzione ordinaria rende più conveniente l’operazione;
  • per quanto riguarda gli incentivi e i finanziamenti, sono stati analizzati quelli in vigore all’epoca del progetto (ecobonus 65% e Titoli di efficienza), individuandone i limiti e gli aspetti positivi. Insieme con gli stakeholders, sono state individuate le caratteristiche che dovrebbe avere lo schema di finanziamento “ideale” per la riqualificazione energetica profonda degli edifici.

I risultati sono disponibili nel report finale.