presentato un Ordine del Giorno dal Senatore Franco Mirabelli che impegna il Governo a misure per il prossimo Decreto Legge in materia di Covid-19
La drammatica situazione che sta vivendo il nostro Paese con l’emergenza indotta dalla pandemia connessa alla sindrome COVID-19, avrà potenziali dirompenti effetti anche nel nostro settore. Non solo e non esclusivamente con effetti indotti da potenziali, ulteriori, cadute del mercato immobiliare (mercato già provato di per sé da anni di carestia), ma anche e soprattutto laddove vi siano nostre cooperative impegnate in programmi di Edilizia Sociale in affitto o godimento, sostenuti in parte con risorse proprie e in parte ricorrendo a indebitamento bancario tramite mutui.
La spirale negativa che si potrebbe innescare è pericolosissima: i soci abitanti in case in affitto di cooperative perdono il lavoro o si vedono temporanee riduzioni di stipendi e salari; non hanno coperture di sorta e – come primo elemento a loro salvaguardia – interrompono il pagamento dei canoni, adducendo motivazioni connesse all’emergenza. In conseguenza, la cooperativa non incassa il dovuto ma si trova a dover pagare il mutuo contratto.
Come Alleanza delle Cooperative Italiane Abitazione abbiamo presentato una proposta di emendamento al Decreto Legge n. 18 del 2020 c.d. “Cura Italia”, al fine di sostenere le persone in affitto, i conduttori di alloggi di edilizia residenziale sociale e gli assegnatari di alloggi in godimento delle Cooperative edilizie a proprietà indivisa colpiti dall’attuale emergenza, attraverso l’incremento delle risorse destinate al Fondo per la morosità incolpevole.
Tale proposta è stata fatta propria dal Senatore Franco Mirabelli, che ha presentato al Senato un Ordine del Giorno, con il quale la 5^ Commissione permanente impegna il Governo a prevedere, tra l’altro, nel prossimo Decreto Legge in materia di Covid-19 a un incremento di almeno 100 milioni di euro, con apposito capitolo di spesa per l’anno 2020, della dotazione del Fondo inquilini morosi incolpevoli;l’erogazione dei fondi direttamente ai Comuni;che i soggetti interessati possano accedere al Fondo presentando domanda al Comune preferibilmente con modalità informatiche, richiedendo un contributo nella misura del 70% dell’importo complessivo del canone e delle spese accessorie per una durata massima 6 mesi da erogare direttamente alla proprietà dell’immobile, fino a esaurimento del Fondo stesso.
30.3.2020