Nei condominii normali si fa la tombola, nei social housing si fa la Combola!
A Prato, all’inizio di luglio, gli abitanti del social housing di via Brasimone si sono incontrati nel giardino condominiale per giocare insieme alla Combola! un gioco che si ispira alla tradizionale tombola: c’è un tabellone con 90 numeri, le cartelle da segnare con fagioli o pennarelli, una persona che urla i numeri scandendoli bene per evitare incomprensioni, i giocatori che si lamentano quando non escono i propri, i premi belli o brutti che siano e via dicendo.
Quello che cambia è lo scopo del gioco: se una tombola si fa per stare in compagnia e magari se si vince un premio è meglio, la combola introduce il tema collaborativo e chiede ai partecipanti di mettersi in gioco in prima persona.
Investire sgr – con il supporto di Abitare Toscana, gestore sociale per gli alloggi realizzati con il Fondo Housing Toscana – ha voluto promuovere questa iniziativa in via sperimentale nei social housing di via Brasimone a Prato e della Pieve degli Orti a Scandicci due strutture molto diverse, come storia e abitanti ma per le quali era importante consolidare i rapporti di vicinato, creare occasioni di conoscenza tra inquilini, mappare le competenze e soprattutto promuovere un modo di stare insieme positivo e propositivo.
Tancredi Attinà, general manager di Abitare Toscana, che ha seguito da vicino le varie sperimentazioni afferma che “la Tombola Collaborativa è un gioco di avvicinamento sociale in un periodo di distanziamento, un modo per scoprire che il proprio “vicino” di casa può avere interessi comuni da condividere, innescando dinamiche tutte nuove e, perché no, virtuosamente “virali”. L’abitare – dicono i filosofi – rappresenta l’azione propria dell’uomo che riflette e che non subisce semplicemente la vita; l’uomo abita la casa proprio perché non si limita a subire l’esistenza e le fatiche del vivere. Abitare dunque assume il significato del prendersi cura, cura di sé, ma anche cura degli altri. Abitare collaborando è l’innovazione ed insieme sfida del social Housing”.
Per progettare e realizzare questa attività è stata incaricata Sociolab, cooperativa e impresa sociale fiorentina esperta di partecipazione e animazione di comunità, che ha tradotto questi obiettivi nella Combola, che attraverso la leggerezza del gioco, ha permesso di accorciare un po’ le distanze tra persone che vivono insieme ma che spesso si conoscono appena o hanno poche occasioni di scambio.
In sintesi cosa succede: il comboliere estrae i numeri alcuni dei quali sono collegati ad azioni che prevedono la partecipazione di tutti i giocatori o solo di alcuni: ad esempio “scambia la tua ricetta del cuore con un vicino o una vicina che non conosci molto e fatti dare la sua preferita” oppure “invita un tuo vicino a cantare insieme una canzone” oppure “dì il nome di almeno quattro abitanti che vivono nel tuo condominio”.
Nella Combola organizzata mercoledì 8 luglio alle 21.00 nel social housing di via Brasimone, è stata importante la presenza di alcuni bambini e bambine che hanno partecipato attivamente e che, insieme agli abitanti più anziani, hanno creato una sorta di ponte tra le generazioni parlando dei giochi che fanno adesso e di quelli che si facevano una volta.
Sono stati condivisi racconti di vita, storie e passioni ma anche competenze che ciascuno potrebbe mettere a disposizione della comunità abitativa per rinforzare la voglia di stare insieme, usare meglio gli spazi comuni e organizzare iniziative di comunità. Nel clima piacevole del gioco in una calda serata estiva le idee si trasformano velocemente in proposte: c’è chi si offre per per organizzare piccoli laboratori di riciclo mettendo a disposizione di tutti un proprio hobby, così come un gruppo di giovani abitanti ritiene che “sarebbe bello fare la Combola ogni giorno” ed inizia ad ingegnarsi per capire come riproporla a breve magari facendo un mercatino delle cose usate come raccolta fondi per i premi, e ancora chi commenta che “magari adesso che abbiamo scoperto che tra di noi ci sono così tante persone appassionate di cucina riusciremo finalmente a organizzare una cena in giardino!”
Ai vincitori (nella foto) sono stati consegnati dei buoni spesa da spendere nei negozi della zona, perchè “fare comunità” è anche sostenere il commercio i di vicinato.
La Combola è un modo di accorciare le distanze tra culture, provenienze diverse e generazioni perché con il gioco è più facile abbassare le barriere e mettere da parte il pregiudizio. Ed è anche attraverso occasioni di questo tipo che gli abitanti da vicini di casa possono diventare parte attiva di una comunità più coesa e solidale.
CONTATTI:
- Abitare Toscana (Tancredi Attinà) abitare-toscana.it/
- Sociolab (Lorenza Soldani) sociolab.it